Fermiamo la regola 41

digital_frontier

ven 19 agosto 2016


Il governo degli USA vuole usare un procedura poco chiara, modificare una regola federale, conosciuta come regola 41, per espandere le proprie possibilità di intrusione. I cambiamenti alla regola 41 renderanno più semplice l’accesso, da parte loro, ai nostri computer, ai dati e alla sorveglianza a distanza. Questo avrà delle conseguenze su tutti coloro che usano il computer e che accedono a internet da qualsiasi parte del mondo. Andranno a colpire in maniera indiscriminata tutte le persone che utilizzano delle tecnologie di protezione della privacy, come i VPN e i Tor. Il Congresso degli USA ha tempo solo fino al 1 Dicembre 2016 per impedire a queste modifiche di entrare in vigore. Dobbiamo far sentire la nostra voce. Condividete questo post con i vostri amici e sul vostro blog. Fate conoscere i cambiamenti alla regola 41!


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The IT automation mindset

tech

dom 09 febbraio 2014


The last week I had a speaker at an italian service provider interested in IT automation of own infrastructure, about Ansible. The presentation is available at Speakerdeck (in Italian). To introduce the speak I did a bit of introduction about IT automation and his source mindset.


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Pelican deploy by ansible

tech

sab 25 gennaio 2014


Pelican is a great static site generator, written in Python and used for this blog. For easy generation and deploy of the blog/site generated with pelican there are two file for automation included, a fabfile for fabric and a shell script. I take the function that I used mostly and I write a very simple ansible playbook.


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Colpirne uno per educarne 100? (parte terza)

digital_frontier

dom 22 dicembre 2013


Dopo i casi di Megaupload (Kim Dotcom) e di Aaron Swartz, la cattiva tradizione riguardante i diritti digitali, di quella che si autoproclama come la più grande democrazia del mondo, può vantare un altro episodio ecclatante grazie alle rivelazioni di Edward Snowden. Episodio che ha contraddistinto l'intero dibattito pubblico statunitense e mondiale per tutta la seconda metà del 2013 e che è destinato a cambiare in modo radicale le convinzioni e le abitudini di milioni di cittadini e, speriamo, come monito per le generazioni politiche future. Oltre a testimoniare le cattive abitudini di una classe politica statunitense, autoproclamatasi paladina dell'ordine mondiale, indegna e imperdonabile.


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Il mito delle 40 ore

downshifting

ven 15 marzo 2013


In questo periodo, parlare di lavorare troppo, può risultare di cattivo gusto e inappropriato, soprattutto visto il periodo di crisi economica piuttosto importante che stiamo attraversando e che vede milioni di persone in cerca di un’occupazione. Persone che farebbero carte false per lavorare, non solo 40 ore, ma anche molte di più, per riuscire a sbarcare il lunario. Nonostante questo mi sono imbattuto in un brillante articolo: Your Lifestyle Has Already Been Designed, che suona più o meno come il tuo stile di vita è già stato deciso, in cui, fra le altre cose, si analizza il perché, nonostante tutto, continua a sopravvivere, non a caso soprattutto nel mondo occidentale, il mito e il vincolo delle 40 ore lavorative settimanali.


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Colpirne uno per educarne 100? (parte seconda)

digital_frontier

dom 20 gennaio 2013


Più o menu un anno fa, su queste pagine, avevo scritto un articolo riguardante il caso Megaupload e il rapporto piuttosto morboso della più grande lobbycrazia del mondo su tematiche come l’accesso e la liberazione della cultura e le nuove tecnologie in relazione alle tematiche del copyright e dei diritti digitali. Ad un anno di distanza, se possibile, le cose sembrano immutate, se non addirittura peggiorate. Lo scorso 11 gennaio, è stato trovato morto (suicida) nel suo appartamento newyorkese, all’età di 26 anni, Aaron Swartz, hacktivista e intellettuale statunitense.


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Perchè il valore offline della privacy deve sopravvivere all'era digitale

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sab 01 dicembre 2012


Ripropongo la traduzione di un’altro brillante articolo scritto dal fondatore del partito pirata europeo, Rick Falkvinge, apparso nelle scorse settimane su TorrentFreak. Questa volta vengono analizzati i comportamenti dell’industria dei contenuti e del copyright alla luce di quelle libertà civili che, fino a poco tempo fa, venivano date come fondamentali e sacrosante ma che, ultimamente, sembrano sempre più venire meno, vuoi per l’uso indiscriminato di tecnologie sempre più potenti e pervasive, vuoi per la sete di denaro a basso investimento e innovazione di un’industria rimasta ferma a più di 50 anni fa e spalleggiata da una politica sempre più compromessa.


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L'occupazione del tempo libero

downshifting

dom 16 settembre 2012


In questi giorni anche gli ultimi vacanzieri, studenti inclusi, stanno rientrando dal proprio periodo di ferie, tipicamente estivo, facendo rientro alle proprie occupazioni. Al di là della diatriba ferie sì, ferie no, dovuta all’attuale situazione economica globale, che è stata abbondantemente cavalcata da tutti i media tradizionali, non è per niente raro incontrare persone che al rientro dal loro periodo di ferie si lamentano di essere più stanchi e affaticati che in precedenza.


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La rete contro il potere di informazione

digital_frontier

mer 23 maggio 2012


Nelle scorse settimane è apparso su TorrenFreak un brillante articolo scritto da Rick Falkvinge, il fondatore del primo partito pirata europeo in Svezia. L’articolo analizza le attuali, inistenti, e sempre più violente, battaglie combattute per cercare di mettere sotto controllo Internet, non solo alla luce delle più apparenti e scontate questioni economiche ma, anche alla luce delle più sottointese e pericolose questioni di potere e di controllo dell’informazione. Ho tradotto l’articolo in modo da renderlo fruibile anche a chi non mastica molto bene l’inglese. Buona lettura e buona riflessione.


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